Biancaneve nella foresta nera

"Biancaneve nella foresta nera" racconta la storia di Lillian, una giovane erede aristocratica la cui vita viene stravolta dalla morte della madre. Suo padre, fragile e desideroso di riportare armonia nella casa, sposa la raffinata e apparentemente benevola Lady Claudia, una donna dominata da un oggetto oscuro e dotato di un potere feroce: un antico specchio.

Quando il legame tra Lillian e Claudia si incrina fino a sfociare in un tentato omicidio, la ragazza fugge in una foresta cupa e primordiale, e qui incrocia un gruppo di minatori, uomini che non hanno nulla da perdere e che, loro malgrado, diventano il suo unico riparo in un’epoca segnata dalle Crociate, dalle superstizioni e da un abisso sociale fra nobiltà e popolo.

Curiosità:

• Sigourney Weaver ha dichiarato che uno dei motivi per cui ha scelto di interpretare il ruolo della "Regina Cattiva": ha mai capito perché nella fiaba il Re è stato così "stupido" da sposare una donna così crudele (oltre che sgradevole). Nel film ha voluto, quindi, rappresentare una matrigna con le migliori intenzioni di essere madre.
• La vera condizione medica di Lillian causata dalla mela avvelenata è chiamata "sindrome locked-in", in cui chi ne soffre è "imprigionato" nel suo corpo, rimanendo cosciente e sveglio ma non potendo comunicare verbalmente o muovere il corpo.
• Le riprese sono avvenute in Boemia e Praga per creare un'atmosfera cupa e gotica che rimanda alle fiabe originali.

 

"Biancaneve nella foresta" è una versione più oscura, più adulta e più autentica della celebre fiaba di Biancaneve che si sviluppa attraverso un'atmosfera gotica e ritmo particolarmente emotivo, dove la magia non è mai rassicurante, la foresta non offre rifugio senza chiedere qualcosa in cambio, e la purezza della protagonista diventa un’arma fragile ma luminosa capace di sfidare il male.