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n/d

PARCHI ITALIANI

Prezzo
IVA 22%
Modello
n/d
Genere
Natura
Anno
dal 2005
Nazionalità
Italia
Durata
18x30
Formato
SD 4/3 e HD 16:9
Regia
Vari
Lingua Disponibile
Italiano
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Trama

1. ADAMELLO-BRENTA: A pochi km a ovest di Trento, 2000 m più in alto, si sviluppa un territorio montuoso che ha conquistato il cuore degli alpinisti e degli sciatori italiani. Sono le cime del Brenta, un complesso dolomitico fatto di impervi pinnacoli e vasti nevai che dominano le valli del Sarca e del Noce offrendo uno spettacolo di maestosa bellezza.Per preservare queste meraviglie dagli appetiti degli speculatori e dall'incuria di un certo turismo, è nato il Parco Naturale Adamello-Brenta. Al suo interno ha trovato rifugio l'Orso Bruno delle Alpi, presenza eccezionale che s'aggiunge al cervo, al camoscio, alla volpe, alla marmotta e all'aquila reale. Il documentario percorre a volo d'uccello il vasto territorio del Parco attraverso le stagioni, dalle valli alle cime innevate cercando di scovare le sue segrete meraviglie.

2. CILENTO: Ci sono dei posti in Italia dove sembra che non arrivino le strade. Non sono grandi montagne, zone desertiche o ghiacciai, e nemmeno foreste inestricabili. Ma sono luoghi che se li guardi sulla carta geografica sembra che non esistano. Eppure esistono, e sono sempre esistiti. Solo che non si vedono le strade, come se la geografia per una volta si fosse ribellata alla geometria, al bisogno degli uomini di intrappolare tutto in una rete. Uno di questi posti e'il Cilento, nella provincia di Salerno: piu' ancora il suo cuore selvaggio, le gole del Calore e l'area montuosa degli Alburni. Il parco racchiude un angolo d'Italia con tutta la ricchezza della natura Mediterranea: dalla costa all'entroterra i paesi campani si alternano a boschi e uliveti interrotti da ambienti fluviali integri dove ancora vive la rarissima lontra. E quest'anno e' arrivata anche la Cicogna con 5 piccoli.

3. DOLOMITI BELLUNESI: a meno di 100 chilometri da Venezia, famose nel nome, ma di fatto poco note al grande pubblico, le Dolomiti Bellunesi riservano al visitatore la possibilita' di fare straordinarie scoperte. 32.000 ettari di montagne poco frequentate, a volte selvagge, con una fauna ricchissima, una flora unica al mondo e tracce di storia millenaria. Solitarie, silenziose e misteriose; sono le montagne di Buzzati e del suo Barnabo, oggi tutelate da un giovane Parco Nazionale, tutto da esplorare.

4. GRANSASSO: il documentario narra la storia delle montagne del Gran Sasso e della Laga nel cuore dell'Appennino abruzzese che dopo essere state lungamente abitate e trasformate dall'uomo per far posto alle greggi, sono tornate a popolarsi di vita animale e vegetale oggi protetta all'interno di un grande parco nazionale. La vita alle alte quote, le piante endemiche, i grandi animali come il camoscio e il lupo, gli uccelli alpinisti abitano queste che sono le vette piu' elevate dell'Appennino dove sopravvive anche un piccolo ghiacciaio, relitto delle ere glaciali.

5. PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: un ponte fra la terra e il mare, fra l'Italia e i Balcani, fra il passato e il presente, fra la natura e l'uomo. Nel suo cuore, una foresta fra le piu' antiche e meglio conservate d'Italia; sulle sue coste verdi pinete profumate si affacciano sul mare azzurro e su bianche scogliere. Un tesoro di biodiversita' animale e vegetale con forme rarissime come il capriolo italico e oltre 60 specie di orchidee selvatiche. Nel Gargano, da millenni la vita dell'uomo si intreccia con quella della natura in un armonioso rapporto che trova espressione nel patrimonio culturale (castelli, musei, siti archeologici, santuari, centri storici), nella civilta' contadina e marinara, in una religiosita' antica (il Santuario dell'Arcangelo Michele) e contemporanea (Padre Pio).

6. MONTI SIBILLINI: di fronte agli sconfinati altipiani di Castelluccio si rimane colpiti per la grandiosita' del paesaggio e, in primavera, per la meraviglia delle fioriture. Regno di fate, leggende mitologiche ed eremiti, i Sibillini sono la meta ideale per sognatori e amanti dei silenzi. Norcia e Visso, racchiuse tra le loro mura medioevali, sono paesi ancora intatti.

7. PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO: il parco Nazionale del Vesuvio e' stato istituito in seguito a pressanti battaglie ambientaliste tese a salvaguardare il vulcano più famoso del mondo dal degrado ambientale. Con l'istituzione del Parco effettivamente si è avvertito nel territorio un cambio radicale: incendi boschivi, discariche, abusivismo edilizio, bracconaggio, sono diventati un ricordo del passato, sostituiti da interventi di ingegneria naturalistica, pulizia e recupero ambientale, ripresa della vegetazione e della fauna. E' un'autentica emozione lasciare il degrado della periferia metropolitana e addentrarsi in un territorio rinato, dove sono diventati ormai onnipresenti gli uccelli rapaci, le volpi, le lepri, i colombacci. Un parco che lotta in prima linea contro il degrado e che sembra aver vinto una battaglia quasi impossibile.

8. TRA UOMO E NATURA: nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo, con i suoi paesi, la sua gente e un ambiente unico in Italia, il connubio tra uomo e natura ha dato frutti di grande valore, unendo le esigenze di conservazione a quelle dello sviluppo economico e dell'occupazione. Il Parco e' famoso non solo per la presenza del camoscio, del lupo, dell'orso marsicano, ma anche per la gente accogliente e le sue ridenti cittadine, luoghi di attivita' turistica e di un fiorente artigianato.

9. NEL REGNO DELLA SIBILLA: padre Pietro e' l'ultimo cavaliere alla corte della sibilla. Dopo 30 anni di solitudine trascorsi nella chiesetta da lui edificata pietra dopo pietra a strapiombo sulla gola dell'infernaccio, lontano dalla civilta' e piu' vicino al suo Dio, ci racconta l'emozione di una vita straordinaria. E' lui a guidarci alla scoperta di un luogo dove natura, magia e tradizione si fondono in un'unica entita': il parco dei monti sibillini. A cavallo tra Marche ed Umbria, tra leggenda e realta', sorge questo piccolo mondo di colori impossibili, panorami mozzafiato e uomini d'altri tempi.

10. TOLFA, COLLINE DELLA MEMORIA: le colline della Tolfa segnano l'inizio della Maremma. Ancora oggi vi abitano pochissime persone: meno di quaranta per chilometro quadrato, un quinto della media nazionale. Significa che non ci sono strade, case e altri segni della presenza dell'uomo. Dalla desolazione deriva l'importanza naturalistica di questa zona in cui si possono incontrare ancora oggi il lupo e il cinghiale come ai tempi di Dante. Le colline della Tolfa sono un luogo della memoria perche' conservano numerose testimonianze che ci riportano indietro nell'orologio dei tempi.

11. PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO

12. L'ASINARA, L'ISOLA PERDUTA

13. IL GENNARGENTO DI NATEDDU

14. LA FAVOLA DEL VENTO E DEL MARE

15. CIRCEO, NATURA E MAGIA

16. IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

17. IL PARCO FLUVIALE DEL NERA

18. IL TAVOLIERE, LA PUGLIA DEI DAUNI


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